Almanacco Migratorio
  • Diario
  • Progetto
  • Artisti
  • Opere
  • Contatti

18 Luglio 2014

18/7/2014

0 Commenti

 
Picture
Picture
Picture
"Yuri riprende il murales"
Sebastiano Benegiamo
Picture
S.T.
Ines von Bonhorst
Picture
S.T.
Ines von Bonhorst
Picture
S.T.
Ines von Bonhorst
VIII.
Sul faro


Gruppi di pesci
coriandoli nel mare
sfumano in macchie.

Posso vedere le profondità del mare
quando il blu decresce.

Seduto sul faro
ho davanti la curva del mondo
e l' orizzonte
è il limite degli occhi.

Dietro
tra le linee delle montagne
precise
il borgo in miniatura.


*in verità non si tratta di un faro, bensì di un fortino
(dal Diario di un marinaio sospeso)
Picture
"La cava inghiotte tutto"
Sebastiano Benegiamo
Picture
"Il gommone in mezzo al mare"
Sebastiano Benegiamo
Datato tredici Luglio duemilaquattordici, Argentiera.

Lago delle Vergini ( si chiama così questo posto).
Siamo scesi fino alla spiaggia della caletta, i ciottoli sono ancora bianchi, abbiamo fatto una camminata e disceso un piccolo dirupo. 
E' andata bene anche con le infradito. 
Appena arrivo faccio un giro sugli scogli a cercare, a guardare un po' le cose e mangio alcune patelle che trovo su uno scoglio. Erano troppo grosse per lasciarle li.
Non ho resistito a fare quello che faccio da sempre, che io ricordi. Arrivo qui e do inizio a una specie di rituale ormai, che si ripete  sempre, che io ricordi.
Ed è sempre uguale il fatto che ci vengo sempre con persone diverse per vederlo con gli occhi degli altri, questo posto e questo rituale. Sarà che sono chiuso e insicuro penso dopo durante la serata, mi pare.  Seba  finalmente decide di spogliarsi e di fare un bagno, è una presenza che stona proprio, col paesaggio e lui sembra che la sa questa cosa, si vede  inadeguato, come si muove.  Per come la vedo io invece per lui potrebbe essere una specie di bagno battesimale, se è vero che esiste questa cosa del battesimo. L'acqua qui ti da una botta, di vita.  Quindi se è vera la cosa del battesimo, un bagno qui può essere la cosa che più gli assomiglia, credo.
Seba si butta in acqua esce veloce. E' gelida l'acqua e dice che l'ha fatto il bagno, ma non è cambiato per niente Seba dopo questo battesimo. Io continuo a dargli noia alle patelle, chissà perché mi piacciono così tanto, se ci penso certe volte. Lui si mette fetale e si ricopre con un altro asciugamano e  non sa che farsene del mare del Lago delle Vergini che non l'ha convinto ancora del tutto.  Lui che ci pensi.
So che accadrà.

(da taccuino di appunti di Marco Zamburru)
Picture
"Argentiera V"
Yasmine Dainelli
Picture
"Argentiera IV"
Yasmine Dainelli
Un anno fa circa 18 Agosto 2013


Era stata una rondine credo
a passare

Mi sembrava,
era cambiato il suono in estate
La luce del pomeriggio era giallone arancio
dovevano essere più o meno le sette
Era una luce calda a vedersi ma non scaldava più

E' il vento 
che è un continuo lamento 
mi pare
Qui ora le onde si alzavano nel loro travaglio
contro le rocce e la spiaggia.
C'era il vecchio, a stare seduto
e solito
sotto la veranda del chiosco 

Ma mi pare era diverso l'altr'anno.

Ma per questo invece, io guardavo e non sapevo cosa sperarmi.
Le mie persone dell'estate 
erano altre, cambiate, diverse
Svanite nel tempo
di un bagno, bagno dopo bagno
Era sulla pelle forse 
Che si vedeva come fosse ora il cambiamento
era il mio ed era reale.
Pensavo a come avrei fatto
a ritrovare una qualche àncora per questo Agosto 
dimenticavo che vola via tutto
su questa spiaggia
dove il vento c'è sempre

Ma mi pare era diverso l'altr'anno

La poseidonia vola con questo vento profondo
arriva ovunque picchiandomi addosso 
Guardavo sempre la stessa scena 
lo spazio delimitato dello stesso quadro, appeso allo stesso muro
Il muro ancora
vedevo un altra scena, mi pare
Il barista lega forte teli e ombrelloni
assicurandoli come sempre
è consueto
fissa alla veranda di legni 
con tiranti di vecchia corda 
con fare di lotta, di vecchia battaglia

Ma mi pare era diverso l'altr'anno

Sa tutto di arsura 
di fastidio al tatto 
di vecchia salsedine indurita nelle cose 
come fanno a non essere stanche le rondini, che vengono?
tra un po' partiranno
come sarà quando tutto sarà rimasto uguale?
il male suo è questo

per piacerci non dovrà cambiare nulla, mi pare 
Arrivano sempre certe cose,
e vanno


Quando 
l'onda si alza
Il suo lavoro 
segue il vento
ecco 
Il grosso
deve ancora arrivare
Quando 
questi si alzano
insieme si vede
tutta la forza
Tutto appassisce
sotto questa
aria salata
Lontano 
argento boato
uguale 
a sempre
cambia
A sempre 
uguale, 
torno.

(da taccuino di appunti di Marco Zamburru)
0 Commenti



Lascia una risposta.

Powered by Create your own unique website with customizable templates.